De Amicitia

ritagli & citazioni

Quando ero un ragazzino il signor Maestro stava insegnandomi a leggere. Una volta mi mostrò nel libro di preghiere due minuscole lettere, simili a due puntini quadrati. E mi disse: «Vedi Uri, queste due lettere, una accanto all'altra? È il monogramma del nome di Dio; e, ovunque, nelle preghiere, scorgi insieme questi due puntini, devi pronunciare il nome di Dio, anche se non è scritto per intero».
Continuammo a leggere con il Maestro, finché non trovammo, alla fine di una frase, i due punti. Erano ugualmente due puntini quadrati, solo non uno accanto all'altro, ma uno sotto l'altro. Pensai che si trattasse del monogramma di Dio perciò pronunciai il suo nome.
Il Maestro disse però: «No, no, Uri. Quel segno non indica il nome di Dio. Solo là dove i puntini sono a fianco l'uno dell'altro, dove uno vede nell'altro un compagno a lui uguale, solo là c'è il nome di Dio. Ma dove i due puntini sono uno sotto e l'altro sopra, là non c'è il nome di Dio».
Dio non è nell'arroganza. Nemmeno nell'arroganza della verità. È nel suono di un silenzio sottile. È nel sussurro.


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Ad ogni modo l'amicizia e sempre un'esperienza esaltante perché scopre la gioia di ritrovarsi e condividere, il piacere di stare insieme, il desiderio di volersi bene. Nell'amicizia si possono condividere i pensieri e le attese anche senza le parole, è un sentimento fra più belli da vivere perché dona emozioni, complicità e nella gratuità rende più ricchi.


L'amicizia come virtù dà sapore a tutte le altre virtù, con la sua forza reprime i vizi, tempera le avversità e modera le prosperità e nulla può essere piacevole senza un amico. "Se infatti uno cade, può essere rialzato dal compagno: guai a chi è solo, se cade non c'è chi lo rialzi". (Qo 4,10). E chi è senza amici vive nella solitudine.

http://digilander.libero.it/monast/ami/index.htm